Ti siedi di fronte all’acqua

qua nella città a falce ce n’è quasi tutto intorno

tutta che si muove che dove pensi cominci

finisce

quando a un certo punto i frangiflutti umani aprono a braccia e guarda guarda 

l’orizzonte

così mi sento io come ste navi qua

non quelle che vanno o gli aliscafi 

sospesi che sull’acqua appaiono strani dei bestie bibliche

                                                           verso gli arcipelaghi

ma quei relitti arrugginiti là messi a lato a galleggiare [d̶i̶m̶e̶n̶t̶i̶c̶a̶t̶i̶]

al sole alcuni in fila morenti altri affondati

l’acqua pure come loro la senti tua che ti arrugginisce

fin dall’aria

tu dell’acqua acqua e dall’acqua ti hanno richiamato gli astri 

                                                                         fino ai parenti

e sento che qui anche con sta puzza di fogna che gli scoli ti danno

acqua

qui

credo ci sia una luce     un’attimo

che forse al Buddha piacerebbe

e tra i passanti

passeggia un poco la Pace vedo un po’ sbigottito

prima di sera