Andrea Bagnasco
Buoni propositi
ANNO 01 | NUMERO 11 | SET 2023
La Giornata Mondiale della Pace, la Giornata Mondiale della Terra, la Giornata Mondiale degli Oceani. All’inizio, avevano funzionato bene. Per qualche istante, le persone pensavano alle cose davvero importanti. Poi, erano diventate sempre di più. Nel 2022, ce n’erano oltre centocinquanta. La Giornata dei Mancini, la Giornata delle Tartarughe, la Giornata dei Sogni. Adesso, ormai, ce n’era almeno una per ogni casella del calendario, a volte anche tre o quattro nello stesso giorno.
Riccardo non sapeva cosa gli fosse passato per la testa quella notte. Forse era stata la noia di anni tutti uguali, passati in un attimo con qualche schermo sempre davanti agli occhi. Forse era stato un modo per cercare di tornare indietro nel tempo, a quando da ragazzino si prometteva che nell’anno nuovo avrebbe imparato a suonare la chitarra per attirare l’attenzione di Francesca o che avrebbe smesso di perdere tempo dietro a quella stronza di Francesca. Forse era stato tutto l’alcol che aveva buttato giù guardando, proiettate sulla parete, le evoluzioni dei droni e i fuochi d’artificio. In quel momento, gli era sembrata una buona idea: fare ogni giorno, per un anno, qualcosa per onorare le Giornate Mondiali. Se tutti lo avessero fatto, il mondo magari sarebbe diventato un posto migliore. Con più alberi, più tartarughe, più pace, più sogni.
Era domenica, il 18 aprile. Riccardo guardò l’elenco appeso in cucina. Era la Giornata della Sincerità. Bella, questa, pensò. Non sarebbe stato neanche disturbato dai continui avvisi di email e chat del lavoro.
Appoggiò la tazza a righe bianche e blu ancora mezza piena di caffè sul tavolo scuro, di fianco al computer, aprì i suoi social network e si mise a saltare da una finestra all’altra. Per quanto si sforzasse, di quasi nessuno dei suoi contatti riusciva a ricordare con sicurezza la voce. Poi iniziò a pubblicare commenti.
Congratulate Roberto for starting a new position as CEO. Beh, addirittura congratularmi con te. La società è di tuo padre..
Togli un po’ la mano dal culo del cane, povera bestia, non lo vedi che non vuole fare la foto in braccio a te?
Ma stai sempre a torso nudo a casa o solo quando fai una Storia?
Meno male che hai messo una foto di un tramonto, non ne avevo ancora viste negli ultimi trenta secondi
Mangia, invece di fotografare il piatto, che poi diventa freddo e fa schifo!
Scriveva, scriveva, scriveva, il ticchettio delle sue dita sui tasti a riempire il silenzio. E più scriveva, più vedeva il numero dei suoi contatti ridursi. Non ne erano rimasti molti, ormai.
Quando si rese conto che fuori era diventato buio, guardò l’ora nell’angolo dei suoi occhiali. Non aveva mangiato tutto il giorno, non era sicuro di stare bene. Basta, avrebbe mandato solo un altro commento. Lo aveva scritto molte ore prima.
Francesca, siete bellissimi, come sempre. Ma non hai tanto da sorridere: tuo marito ha un’altra. Io non ti avrei mai tradito, lo sai..
Poi chiuse il computer, si alzò in piedi, passandosi il dorso della mano su una guancia, e guardò l’elenco appeso in cucina. Meno male, pensò. Il giorno dopo sarebbe stata la Giornata del Perdono.
Settembre 2023