Chiara Fumagalli

I panni altrui

ANNO 02 | NUMERO 13 | NOV 2023

L’empatia l’ho imparata da bambina, grazie alla signora dei sacchi.

La aspettavamo affacciate alla finestra, in ordine di altezza.

Mamma non voleva suonasse il campanello.

Diceva che gli occhi dei vicini hanno le orecchie.

Così, quando sentivamo arrivare la sua Cinquecento rossa, io e le mie sorelle ci lanciavamo giù dalle scale.

Le aprivamo la portiera e prendevamo una borsa ciascuna, insieme ad una liquirizia omaggio.

Mamma scambiava alcune parole con la signora e le stringeva la mano.

In casa Fumagalli l’arrivo dei sacchi era una festa.

Appena mamma ci dava il permesso, la cucina si trasformava nella piazza del mercato.

Nicoletta aveva il compito di smistare i vestiti.

A destra quelli ancora indossabili, a sinistra gli stracci e al centro i travestimenti per le nostre recite.

Poi era il turno di Letizia che sceglieva i capi secondo un unico criterio: prima gli abiti che piacevano a lei, poi, in ordine di taglia, i nostri.

Laura sfilava davanti allo specchio e scartava tutto ciò che non aveva pizzi e merletti. Io, invece, indossavo qualsiasi cosa che non fosse elegante e femminile.

Vestirmi con la vita di chi li aveva messi e abbandonati, quegli abiti, era un bellissimo gioco.

Col tempo è diventato la mia essenza.

Sono bravissima a mettermi nei panni negli altri, ma nessuno mi ha insegnato a essere me stessa.

La mia difficoltà più grande è capire cosa voglio. Io.

Ascoltare le emozioni. Mie. 

Seguire i desideri. Sempre miei.

Comprendere il punto di vista degli altri, invece, mi viene naturale.

Per questo sullo scaffale del mio cuore ho una collezione di fallimenti emotivi: due o tre narcisisti patologici, un tossico, un galeotto e un mentitore seriale.

Michele, invece, non mi ha mai chiesto di guardare la vita coi suoi occhi.

Dice che la mia vista sul mondo è originale e amabile.

Spesso si abbassa al mio metro e mezzo e osserva le cose dalla mia prospettiva.

Non sempre la comprende, ma rimane.

Con gli anni sto imparando ad ascoltarmi senza perdere quell’empatia con cui sono stata plasmata.

Frugare nei sacchi di vestiti usati è un’abitudine che ancora mi accompagna.

Novembre 2023

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