Eliot Panzacola

Sotto la mia lingua vive uno scorpione

ANNO 02 | NUMERO 19 | MAG 2024

Sotto la mia lingua vive uno scorpione. Non so come sia finito lì, né mi interessa. Perché dovrei infastidirlo se io stesso sono un pezzo di carne al palato della terra? Se ha scelto la mia bocca come grotta, eccolo lì. Scorpione giallo, quasi trasparente. María, la vicina, non ha più pranzato con me quando ha visto uscire dalla mia bocca la sua coda simile a una spada. Pertanto, mentre mangio o bevo acqua, cerco di farlo correttamente: lentamente e senza fretta. Ma a volte me ne dimentico a causa della vita frenetica che conduco. Sono sicuro che troverò un modo per fermare i miei denti sfacciati in tempo quando sentirò il suo corpicino duro impigliarsi negli spaghetti. Come evitare la piccola tragedia? Di notte, quando la città dorme e io non posso farlo a causa del mio disturbo, l’animaletto si impietosisce e mi infila il suo pungiglione sulla punta della lingua per depositare due goccioline viscose che mi percorrono il corpo e in pochi secondi sono completamente addormentato. Durante il giorno, per strada o al lavoro, monosillabi e gesti hanno sostituito le lunghe conversazioni che caratterizzavano la mia personalità. Ho notato che alcuni mi guardano in modo strano e persino con orrore. Ma questo non durerà a lungo, perché ho la sensazione che il mio stimato ospite, compatito da questo nuovo disagio, una di queste notti fornirà totalmente il suo liquido letale.

Maggio 2024

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