È la pazzia che esaudisco? Osservo vecchi su bambini come tetti sulle case esamino strani stupri che non ringhiano studio ambienti sfigurati dalle ragnatele imprigionanti noto un laccio emostatico al braccio della pazienza divina muoiono stralci di teorie svanisce ogni paradigma
una guida sperduta lancia un SOS al fosforo nella notte che verrà
visito letti senza tregua con i sentimenti in avaria incontro soldati dʼamianto identici nella corrosione scruto edifici sulle sabbie mobili mentre affondano affranti assisto allʼinsudiciamento dellʼavvenire già marchiato ammiro comete imprecise che non ci salveranno. È la distopia a sostenermi.