Una sera d’agosto, profumata di pesche,

Una di quelle in cui mi sento

In colpa, perché non sono paziente, perché non sono più

Quello di una volta. E perdo il controllo.

Trascino i sandali tenendoti per mano e

Ti accompagno al parco,

Lungo la strada che sale alla chiesa.

Solo pochi minuti, c’è un’orchestrina

Che suona country blues mentre scende incalzante

Un buio viola.

E io voglio tornare a casa. Ma prima di

Andare tu raccogli

Una margherita.

«Guarda» mi dici «È gigante. La voglio

Portare alla mamma.»

E tieni quel fiore davanti a noi

Per tutto il tragitto.

E allora capisco che sei davvero tu

A portarmi per mano.