Antonio Semproni

Sotto il mio stesso cielo

ANNO 02 | NUMERO 24 | OTT 2024

A volte nel mio stomaco percepisco cattivi umori.

Allora devo fermarmi a riflettere, discernere

cosa non va, cosa invece sì, ripristinare

l’equilibrio. Interrogo le parti del mio corpo

e dispongo di tutta un’officina nel cranio.

Quando torno in sesto, il mondo

mi appare per quello che realmente

è: io che siedo alla scrivania, io che prendo

il tram, io che entro nel letto.

Al di là di questa linea rossa che ho tracciato

si estendono territori sconfinati di gioia e dolore.

Ho scavato questa trincea per me solo.

A stento riesco a pensare altri uomini e donne

sotto il mio stesso cielo.

La trincea mi protegge e mi nausea.

Questa guerra mi gratifica e mi ripugna.

Riuscirò a venirne fuori, a trovare le forze

per gridare a tutti – correndo –

che essa è solo immaginaria?

Ottobre 2024

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